martedì 19 agosto 2008

Zitti zitti...

C'era da aspettarselo: approfittando delle vacanze degli italiani, i palazzi del potere stanno mettendo a posto un po' di cosette e si tolgono qualche sassolino dalla scarpa.
Il mese si è aperto con la denuncia di Mediaset contro Youtube. Il motivo che ha spinto Cologno Monzese ad andare contro Mountain View non è il vile denaro. Ci sono interessi ben diversi: in Italia si vuole introdurre la censura nel web, quindi il presidente del consiglio, capo di tutte le TV nazionali, ha pensato bene di andare alla fonte (google) e già che c'era, ha anche pensato di farci su qualche soldino.
Perchè censurare il web?
Perchè si sono accorti che sempre più persone stanno snobbando la censura della TV. Attraverso internet le notizie arrivano più in fretta e, nel caso dei blog, arrivano senza essere manipolate da nessuno. Ecco lo scenario che si sta creando:

WEB contro TV: i blogger sputtanano interi servizi giornalistici, fanno satira, danno informazioni quasi in tempo reale. Senza pubblicità e (per ora) senza grossi introiti. Internet sta rendendo la TV un mezzo obsoleto e lo sta facendo ad una velocità impressionante.

TV contro WEB
: i conduttori televisivi, i giornalisti, gli "Speciale TG..." e compagnia bella, hanno cercato di ignorare il fenomeno. Il primo V-Day di Grillo portò centinaia di migliaia di persone in piazza a firmare 3 proposte di legge, ma quella sera il TG5 ci diceva che alcuni ladri erano entrati in casa di Eva Henger.
Alla luce dei risultati del V-Day hanno pensato di adottare un'altra tecnica: la demonizzazione. In questo video Bruno Vespa (chi-striscia-non-inciampa), con l'aiuto di una psicologa e qualche altro pseudo-esperto-di-qualcosa parlano dei blogger come di persone deviate, che hanno bisogno del blog per sfogare chissà quali istinti.
Visto che la demonizzazione non è servita a molto, l'hanno integrata con la censura.

Notizia fresca fresca, riportata dal blogger Matteo Flora è la censura di The Pirate Bay, attuata SOLO IN ITALIA e con un'aggravante ben precisa: hanno reindirizzato gli accessi ad una pagina di proprietà della ProMusic, un'associazione di case discografiche. Ora gli indirizzi IP sono in mano ad una terza parte (non italiana e non istituzionale) che potrà usarli per ottenere rimborsi economici.

La notizia è di qualche giorno. I primi giornali on-line ne stanno parlando in queste ore. Per i TG dovremo aspettare fine settembre.
Forse.

D'altronde gli italiani sono in vacanza. Lasciamoli riposare.

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